Gli ultrasuoni forniscono un aiuto fondamentale nel trattamento di numerose patologie.
Si tratta di vibrazioni acustiche (che l’orecchio umano non è in grado di percepire) la cui frequenza è compresa tra 1 e 3 mega-hertz. In ambito terapeutico vengono ottenuti in maniera artificiale utilizzando la proprietà di cristalli minerali che subiscono l’azione di un campo di corrente alternata. Comprimendosi e dilatandosi, tale campo produce calore (cedendo energia al tessuto che attraversano) ed emette le vibrazioni degli ultrasuoni: queste penetrano nel corpo e l’irradiazione muove tutte le particelle interne creando un micro-massaggio di grande intensità che interviene sui tessuti fino a raggiungere i 3 cm di profondità.
Altro effetto prodotto dagli ultrasuoni è l’incremento della permeabilità della membrana delle cellule, che agevola dunque l’ingresso di sostanze nutrienti e al tempo stesso l’eliminazione delle scorie ed il riassorbimento del liquido infiammatorio.
L’applicazione degli ultrasuoni in fisioterapia rappresenta una soluzione indicata per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione in presenza di numerosi disturbi: nevriti e sciatalgie, epicondiliti, nella disgregazione delle calcificazioni, periartriti di omero e scapola. La loro applicazione sul corpo non risulta dolorosa e tantomeno invasiva.
Le controindicazioni, viceversa, valgono specialmente per vene varicose, protesi articolari, osteoporosi con turnover alto, tessuti neoplastici, tromboflebiti e gravidanze, oltre a presenze di frammenti di natura metallica.