Il disco intervertebrale è come un cuscinetto ammortizzatore interposto tra le due vertebre contigue. E’ composto da un nucleo polposo centrale ricco d’acqua, tenuto in sede da un rivestimento esterno fibroso. Gli spostamenti del rachide modificano la posizione del nucleo polposo all’interno del disco intervertebrale: una flessione anteriore causa un arretramento del nucleo polposo, una estensione del rachide causa per contro un suo spostamento in avanti. Questi movimenti fisiologici possono essere accentuati nell’assumere certe posture sbagliate o nel compiere particolari gesti gravosi per il rachide. In questi casi il nucleo polposo può anche protrudere (protrusione o bulging), cioè spingersi posteriormente senza lacerare l’anello fibroso che lo mantiene all’interno del disco intervertebrale. In una fase più avanzata l’anello fibroso si lacera e il materiale contenuto all’interno del disco fuoriesce (ernia) spingendosi lateralmente, verso il basso e più raramente verso l’alto.
L’esame clinico mira a stabilire se la discopatia produca segni di compressione di una radice nervosa. Gli esami strumentali richiesti sono rappresentati da una RMN o in alternativa una TC.